Il problema della maggior parte degli uomini di oggi è che spesso e volentieri dimenticano la "galanteria" e l'arte del corteggiamento una volta che hanno al loro fianco la donna prescelta.
Quello che mi rammarica è che prima, ai tempi dei nostri nonni per intenderci, l'arte del corteggiamento era una qualità da possedere che ti rendeva nobile d'animo. Omaggiare la propria amata è una pratica esistente dai tempi dei tempi e non per questo abbiamo appunto la maggior parte dei capolavori letterari (come ad esempio la Divina Commedia di Dante Alighieri, il Canzoniere di Francesco Petrarca, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, per non citare quella straniera con William Shakespeare con i sui sonetti, e via discorrendo) che ne testimoniano l'esistenza. C'è da dire che prima essendo altri tempi e non avendo a disposizione le tecnologie che abbiamo noi, gli uomini si dovevano inventare un po' di tutto per poter far breccia nel cuore dell'amata. Però l'amore è come un fiore e una volta sbocciato necessita ancora delle dovute cure. Non posso far di tutt'erba un fascio ( anche perché sarei un'ipocrita se lo facessi), ma quello che vedo oggi non sono più i corteggiamenti romantici di una volta. Ad esempio sono pochi gli uomini che attualmente omaggiano le proprie amate con dei fiori se non in occasioni prestabilite, quali San Valentino, Festa della Donna, Festa della Mamma, compleanni, onomastici e se si ricordano degli anniversari; o ancora di aprire lo sportello dell'auto per farla salire, scostarle la sedia per farla sedere, aprire una porta dandole precedenza...Queste sono tutte attenzioni che a mio avviso non dispiaceranno ad una donna anzi, la donna se trattata a dovere saprà ricambiare in tutto. Non dico che gli uomini dovrebbero scrivere pagine e pagine dedicate all'amata, non dico che ogni giorno deve omaggiarla, ogni giorno deve farla sentire sempre più sua, non dico tutto questo ma so per certo che gesti inaspettati rendono sempre felice... Forse sono io che vivo ancora con questa idea per la testa, della galanteria e del corteggiamento, del romanticismo in sé, forse sono io che leggendo troppo e guardando troppi film strappa lacrime mi sono convinta di ciò. Per me la fase del corteggiamento non deve aver fine quando finalmente hai la tua donna, deve continuare per il semplice motivo che è romantico, che è passionale, è amorevole, è magico... Non c'è cosa più bella al mondo di vedere una coppia di giovani innamorati dove lui è galante e si presenta con dei fiori in una mano e con dei cioccolatini nell'altra ad un loro appuntamento e dove alla vista dell'amata ecco prova ancora un po' di imbarazzo e l'abbraccia forte a sé...La Donna va corteggiata sempre ,comunque e dovunque. I complimenti sono gratuiti e il sorriso che le si stamperà sul volto ripagherà molto più di un salario. Dire ad esempio "come sei carina oggi con i capelli raccolti" o "anche senza trucco sei stupenda" sono affermazioni che una donna si aspetta di avere ma che non chiederà mai di ricevere, perché ogni donna in fin dei conti sogna ad occhi aperti una storia d'amore fatta anche di queste piccole attenzioni. Detto ciò vi lascio con questa poesia di Pablo Neruda :
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
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