domenica 15 giugno 2014

come vivere lo sconforto...

"Grave abbattimento dell'animo, cupo senso di amarezza, di scoraggiamento..."
Questa è la definizione che ho trovato sul dizionario, ma lo sconforto cos'è veramente?

Personalmente nel mio breve percorso di vita ho assaporato non pochi momenti di sconforto, dovuti da delusioni, da improvvise mancanze, da dolori causati dall'esterno riversatosi all'interno; tutto ciò che ci abbatte, che ci amareggia e scoraggia provoca in noi questo stato di "sconforto".

Ma come si superano questi momenti?

Ognuno ha la sua libera opinione a riguardo, credendo che bastino gli amici giusti, la persona amata al proprio fianco, la famiglia che ti sostiene, vivere in modo spensierato e godersi la vita per come viene.
Ma non per tutti è così. Io ad esempio quando mi ritrovo in questi momenti quello che mi aiuta a superarli è lo stare da sola, l'entrare in contatto con la parte più intima di me, scrutarmi, osservarmi, studiarmi, analizzarmi, fare tutto quello che so che potrebbe aiutarmi a star bene con me stessa ( perchè a mio avviso lo sconforto non è altro che un malessere interiore nella maggior parte dei casi ), ad esempio pur ascoltando la musica ad alto volume come grido di aiuto, mi immergo nei miei pensieri e inizio la ricerca o la quête. E' un processo che dura a seconda del grado di sconforto provato, ad esempio ci sono volte in cui mi basta veramente poco per potermi risollevare ma in altri casi mi ci vuole il tempo dovuto e attraversare tutto l'iter prefissato per sanarmi. Il mio iter consiste nell'alienamento dal mondo per proseguire verso il contatto con me stessa, nel mezzo mi dedico a ciò che più mi aiuta ( come detto su), che sono i miei hobbies, ascoltare musica, disegnare, dipingere, creare e scrivere pagine e pagine infinite del mio diario. Dopo aver attraversato tutto questo, giunge una notte in cui mi addormento credendo di svegliarmi il mattino dopo con lo stesso sconforto e invece mi sveglio con la consapevolezza che il mio momento di sconforto, di abbattimento, di amarezza, di scoraggiamento è terminato. Mi sveglio avendo anche capito che in questi momenti in me avviene un percorso di crescita personale e mi sento come rinata, nuovamente pronta ad affrontare le sfide quotidiane che la vita mi propone di superare. A mio avviso (secondo la mia indole) , ben vengano questi momenti di sconforto se il risultato poi dopo è la crescita personale, la strada verso la maturità, lo star bene con se stessi. Ognuno ha il suo modo di affrontarli, ed io spero che il mio sia d'esempio e che faccia soprattutto capire a quelli che vivono come me questi momenti che non c'è nulla di male nell'affrontarli così.  Quindi in conclusione posso affermare che anche in questi momenti c'è sempre da trarre positività ed esperienza e che nessun momento di sconforto è insuperabile.  Vi lascio con una delle mie citazioni preferite tratta da un grandissimo film per me molto significativo.

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